Affrontare i cambiamenti legati alla separazione: nasce il Gruppo di Comunicazione per genitori

Progetto Slegàmi

Oggi vi sono sempre più genitori alle prese con la separazione e la ricerca di nuovi equilibri. Ci si sposa, ci si separa, si costruiscono nuovi legami, nascono figli fuori e dentro il matrimonio.

La separazione porta con sé passaggi non sempre facili da affrontare.  Slegare, sciogliere il legame di coppia e rilanciare un patto genitoriale, per ogni persona che si separa è auspicabile, ma non è operazione semplice, né immediata. Capita che il conflitto pervada a lungo l’intera scena familiare, producendo in grandi e piccoli gravi sofferenze. Per i figli è necessario poter continuare a contare sulla presenza di entrambi i genitori. Il legame genitoriale è quel che resta, è ciò che occorre portare in salvo. Occorre andare verso una nuova organizzazione delle relazioni e, per poterlo fare, è necessario slegare il legame che è stato, trovarne una forma nuova e opportuna.

Il progetto “Slegàmi, i legami che restano: per un lavoro di rete a favore di genitori e figli alle prese con la separazione altamente conflittuale” intende promuovere una solida rete tra tutti gli operatori che a vario titolo incontrano le famiglie che si separano, affinché procedano in sinergia, con linguaggi comuni ed in stretta collaborazione al fine di costruire simbolicamente “una famiglia intorno alla famiglia che si separa” (I. Marchetti C. Duina, 2015). Si mira a costruire un terreno, una conoscenza, un’etica, una cultura ed un linguaggio comuni fra le diverse agenzie che entrano in contatto con la vicenda separativa. Le scuole (con i loro insegnanti e i Dirigenti), i Servizi Sociali, i Centri per le famiglie, gli Psicologi dell’Età Evolutiva, gli Avvocati di parte, sono le agenzie entrate a far parte di un gruppo di lavoro che ha progettato e realizzato un percorso formativo sui temi legati alla separazione rivolto agli insegnanti degli Istituti Comprensivi del territorio. Si intende dar vita così a una virtuosa collaborazione tra i diversi attori che, più attenti, collegati tra loro e preparati, garantiscano alle famiglie del territorio un facile accesso alle informazioni e ai molteplici servizi esistenti. Nella convinzione che non lasciando sole le famiglie nelle trasformazioni familiari, ascoltandone i bisogni con attenzione, mettendo a disposizione informazioni sulle possibilità di sostegno (individuali, di coppia e di gruppo) presenti sul territorio e garantendo interventi sinergici e integrati a favore dei figli e dei genitori, anche le situazioni gravemente conflittuali possano evolvere verso una composizione positiva del conflitto.

Visti i risultati ottenuti, il progetto si sta ora replicando ed estendendo al territorio della Val Sangone.